
Pronto il piano Ue per l'automotive, incentivi e flessibilità

Linee guida ai 27 per leasing sociale e schemi comuni
Flessibilità sulle multe ma non solo. La Commissione europea è pronta a svelare il piano ad hoc per l'automotive con cui Bruxelles punta a rafforzare la domanda di auto elettriche attraverso "misure prioritarie", a partire da un approccio comune per sostenere gli incentivi all'acquisto - sia nazionali che europei -, passando per la promozione del leasing sociale e l'elettrificazione delle flotte aziendali. Al centro del piano, come anticipato ieri dalla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, c'è la promessa di una modifica mirata al regolamento sulle emissioni CO2 per "per compensare il superamento dei target" di emissioni "in uno o due anni con risultati superiori negli altri anni", si legge nella bozza di documento visionata dall'ANSA. La proposta, attesa per la fine del mese, è di calcolare dunque la conformità agli standard scattati quest'anno sulle vendite - non oltrepassare il limite di 94 grammi per chilometro percorso per le emissioni medie delle vendite di nuovi veicoli - su tre anni invece che su un solo anno. Bruxelles promette inoltre "un'accelerazione" dei lavori sulla revisione del regolamento, già prevista per il 2026, per sancire nero su bianco il principio di neutralità tecnologica dei carburanti e aprire definitivamente agli e-fuels come richiesto da Berlino. Senza però fare passi indietro sul traguardo del 2035 con lo stop ai nuovi veicoli a benzina e diesel. Tra le misure per aumentare la domanda di veicoli elettrici, Bruxelles incoraggerà con una raccomandazione le Capitali ad adottare schemi di leasing sociale per veicoli nuovi o di seconda mano, cercando di dare priorità agli utenti "più vulnerabili" anche attraverso il Fondo sociale per il clima, ovvero il 'tesoretto' da 86,7 miliardi che vedrà la luce nel 2026 e mobiliterà risorse fino al 2032 attraverso le entrate del secondo mercato del carbonio, l'Ets, applicato a trasporti ed edifici. Entro l'anno arriverà una proposta per elettrificare le flotte aziendali, che oggi rappresentano il 60% del parco auto dell'Ue. Atteso nei prossimi mesi, inoltre, uno 'strumentario' (toolbox) con le opzioni a disposizione degli Stati membri per sostenere incentivi all'acquisto di e-cars a livello nazionale, studiando anche la possibilità di introdurre "schemi per incentivi a livello europeo", si legge ancora nel documento. Il confronto con le capitali confluirà in una serie di linee guida per orientarli a capire quali fondi Ue già esistenti usare per sostenere questi incentivi.
D.Mayer--BlnAP