
Giappone: no a richiesta aumento bilancio difesa al 3% Pil

Dopo dichiarazioni candidato Sottosegretario Usa Elbridge Colby
Il governo del Giappone respinge la richiesta avanzata da Elbridge Colby, candidato al posto di vice Segretario alla Difesa Usa nell'attuale amministrazione Trump, di incrementare la spesa militare al 3% del prodotto interno lordo per "meglio affrontare le crescenti sfide alla sicurezza". Secondo il premier Shigeru Ishiba "il Giappone determina la propria spesa per la difesa in modo indipendente e non su indicazione di altri paesi", mentre il segretario di Gabinetto Yoshimasa Hayashi ha sottolineato "l'importanza del valore delle capacità militari piuttosto che dell'importo del bilancio". Dichiarazioni giunte a seguito dell'audizione al Senato, durante la quale Colby aveva affermato in un comunicato scritto che "Il Giappone dovrebbe spendere almeno il 3% del Pil per la difesa, e il prima possibile." Il governo di Tokyo ha a lungo limitato la propria spesa per la difesa a circa l'1% del Pil, corrispondente a circa 5.000 miliardi di yen (31,2 miliardi di miliardi), ma negli ultimi anni ha aumentato il budget con l'obiettivo di raggiungere il 2% entro il 2027. Colby, considerato un falco anti-Pechino, ha inoltre commentato che "ha poco senso che il Giappone, direttamente minacciato dalla Cina e dalla Corea del Nord, spenda solo il 2%", facendo riferimento alle richieste di Trump affinché Taiwan e i Paesi membri della Nato destinassero rispettivamente il 10% e il 5% del Pil alle spese militari.
B.Nagel--BlnAP