
Argentina, la giustizia ordina la scarcerazione dei manifestanti

'In gioco il diritto alla protesta e la libertà di espressione'
La giustizia argentina ha ordinato "l'immediata liberazione" di tutte le 114 persone (oltre 150 secondo fonti giornalistiche) arrestate in flagranza di reato durante gli scontri tra manifestanti e polizia davanti al parlamento, nel contesto delle mobilitazioni dei pensionati contro i tagli del governo di Javier Milei. Lo riporta Pagina 12. Secondo la giudice Karina Andrade "essendo in gioco il diritto costituzionale fondamentale di manifestare in modo democratico e quello della libertà di espressione", fatto salvo "il parere sull'applicazione del diritto sostanziale o sulle indagini che la procura può proseguire nell'accertamento dell'esistenza di condotte criminose" resta preclusa "l'applicazione della procedura di flagranza". La posizione della magistratura stride con quella del governo. Su X la ministra della Sicurezza nazionale, Patricia Bullrich, ha infatti dichiarato che "gli oltre cento arrestati rischiano condanne fino a 20 anni di prigione" grazie "alla nuova legge antimafia" approvata del governo. I disordini sono iniziati già prima dell'inizio della manifestazione organizzata dai pensionati a cui hanno aderito le tifoserie organizzate di diverse squadre e vari sindacati tra cui la Cgt. Secondo il bilancio ufficiale, 26 agenti e 20 manifestanti sono rimasti feriti, tra cui il fotografo Pablo Grillo, ricoverato in gravissime condizioni dopo essere stato colpito alla testa da un lacrimogeno.
L.Ziegler--BlnAP