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Sanremo: Bucci, Festival fuori dalla Liguria non è immaginabile
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'Organizzarlo da un'altra parte non ha alcune senso'
"Un Festival non più a Sanremo direi che non è proprio immaginabile, il Festival di Sanremo si chiama 'di Sanremo', è famoso nel mondo, ci sono otre 1.400 giornalisti accreditati, il festival è di Sanremo, ognuno potrà decidere di fare ciò che vuole dal punto di vista del business, ma organizzarlo da un'altra parte non ha alcune senso". Lo dichiara il presidente della Regione Liguria Marco Bucci nella sala stampa del teatro Ariston di Sanremo a margine della presentazione del premio della serata del Festival dedicata alle cover. "Il Festival è di Sanremo, sarà sempre di Sanremo, - ribadisce Bucci - la città così come la Regione Liguria faranno tutto il possibile per aumentarne, non dico la qualità perché è già altissima, dobbiamo aumentarne l'esposizione, la visibilità e la possibilità di raggiungere Sanremo, sapete che abbiamo dei problemi logistici, stiamo investendo molto nelle infrastrutture e investiremo molto per renderlo sempre più accessibile". È in squadra per Olly o Bresh? "Questa è come Genoa o Sampdoria? - risponde Bucci - Prima di tutto io non sono così bravo a capire le finezze di questa cultura, io sono per ambedue, so che è facile rispondere così, però lo sono veramente, perché sono rappresentanti della cultura musicale ligure, ricordo i fratelli Reverberi, Tenco, De André, ma ce ne sono tanti altri, ricordiamoci che noi liguri ce l'abbiamo nel dna il fare musica, forse perché la nostra terra tra le montagne e il mare, stretta com'è, dà ispirazione a fare musica". "È positivo che ci sono nuove generazioni e ogni dieci-quindici anni arrivino dei grandi artisti, - commenta - questa è la cosa bella che dobbiamo ricordare, ogni artista dev'essere consono al suo tempo, non dimentichiamocelo mai, ci sono artisti che quando hai dieci anni apprezzi e quando nei hai venti ne apprezzi degli altri, deve funzionare così".
J.P.Hoffmann--BlnAP