
Pattinson è 'Mickey 17', un uomo cavia del futuro

Dopo 'Parasite', Bong Joon-ho torna alla fantascienza
Il divario sociale tra ricchi e poveri nella Corea del sud sembra essere il vero motore della creatività di questa nazione e sicuramente del regista Bong Joon-ho che, dopo il pluripremiato 'Parasite' (Palma d'Oro a Cannes e Miglior Film agli Oscar), torna alla sua fantascienza con 'Mickey 17' già al Festival di Berlino fuori concorso e ora in sala dal 6 marzo con Warner Bros. Anche qui il protagonista, Mickey Barnes (Robert Pattinson), come capita a gran parte dei concorrenti di 'Squid Game', è uno sfigato che deve sfuggire a dagli strozzini e così si presta ad accettare un lavoro impossibile, quello offertogli da un magnate - una sorta di Elon Musk alle prese con Marte - che vuole colonizzare un pianeta, e assolda così gente disposta a tutto. Ovvero uomini 'sacrificabili', anzi, uomini cavia sacrificabili anche più volte. Mickey ad esempio deve non solo scoprire se l'aria del pianeta sia respirabile e priva di germi tossici, ma anche affrontare tutti gli eventuali pericoli che potrebbe incontrare. Se Mickey muore durante questi esperimenti nessun problema, il suo corpo viene rigenerato attraverso una specie di fotocopiatrice 3D a cui vengono forniti anche i suoi precedenti ricordi. Ecco così risorgere un vero e proprio clone che può riprendere il suo lavoro, ma con un nuovo numero di serie. Arrivato al numero 17 arriva però la tragedia, Mickey infatti precipita in una gola sotterranea e Timo (Steven Yeun), suo collega, è inviato a recuperare non tanto lui, che è clonabile, ma almeno la sofisticata arma che aveva in dotazione. Tutto si complica quando Mickey 17, la sua diciassettesima versione, scopre che il suo clone, Mickey 18, per errore è già stato attivato.
H.O.Scholz--BlnAP