
Nastri Docu, premiati Calopresti, Quatriglio e Veronesi

Tra i Premi speciali quello a Liliana Segre per film Gabbai
Oltre al già annunciato, Nastro d'Argento per il Documentario dell'anno a Ciao Marcello - Mastroianni l'antidivo di Fabrizio Corallo ecco gli altri tre Nastri d'Argento 2025 per i migliori documentari realizzati nel 2024 selezionati tra i 185 titoli visionati e proposti entro il 31 dicembre scorso dai festival o nelle rassegne specializzate e in qualche caso, anche trasmessi su reti o piattaforme televisive. Si tratta di 'Cutro, Calabria, Italia' di Mimmo Calopresti per il 'Cinema del Reale'; Il cassetto segreto di Costanza Quatriglio per 'Cinema, Cultura, Spettacolo' e La valanga azzurra di Giovanni Veronesi tra i titoli della 'cinquina' speciale dedicata allo Sport . Stasera al Cinema Barberini di Roma la premiazione di vincitori e finalisti. Nastro d'Argento per il Miglior docufilm invece va a Controluce di Tony Saccucci. Tra i Premi speciali del Sindacato Giornalisti Cinematografici un omaggio alla senatrice Liliana Segre per il racconto della sua vita nel film di Ruggero Gabbai Liliana e a Duse, the Greatest di Sonia Bergamasco migliore opera prima. Per lo sport sul podio anche Eroici! 100 anni di passione e racconti di sport di Giuseppe Marco Albano. La star degli anni '70 Luc Merenda, infine, 'Protagonista dell'anno' per il viaggio nel cult di genere in Pretendo l'inferno di Eugenio Ercolani. Infine, insieme al 'Nastro dell'anno' già annunciato per Ciao, Marcello - Mastroianni l'antidivo di Fabrizio Corallo, anche una Menzione speciale al documentario di Luca Verdone dedicato al padre Mario 'Il critico viaggiatore'. Tra i Premi speciali assegnati quest'anno con i Nastri d'Argento l'omaggio alla senatrice Liliana Segre con un riconoscimento di affettuosa stima dai Giornalisti Cinematografici Italiani per il racconto della sua vita consegnato al film di Ruggero Gabbai Liliana, un ritratto in cui per la prima volta Liliana Segre ripercorre gli anni delle leggi razziali e del campo di concentramento alternando alle emozioni private e al racconto della sua dolorosa esperienza il ritorno nei luoghi importanti nel suo vissuto, ieri e oggi, soprattutto tra due città che hanno avuto per lei un significato speciale come Milano dove oggi vive e Pesaro. Dalla senatrice ai Nastri d'Argento un grazie per il premio in un messaggio che sottolinea il valore di Liliana come "l'espressione di pace di una donna di pace". Liliana Segre ricorda di averlo girato "alla vigilia di fatti terribili come quelli del 7 e 8 ottobre che hanno cambiato la vita di molti" dice "e la mia in particolare". E aggiunge: "nei miei confronti sono aumentati i messaggi di odio anche se per fortuna moltissime persone mi onorano ogni giorno di messaggi d'amore e questa vorrei fosse la cifra per ricordare questo documentario".
J.P.Hoffmann--BlnAP